Poesia e musica per un letterato marchigiano del Cinquecento. 16ème, Venise
Partition - Choeur a cappella
Ut Orpheus
Référence: Ar01 9790215306431
Arrangeur : Fava
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GABRIELI ANDREA - Arbor vittorioso trionfale Che fia dunque di noi ? con que furore ? Che se partir potesse alma gradita Deh, che simili a noi nacquer mortali E 'l ciel vuol pur che io viva, a che
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SCHIETI CESARE - E salita ov'e sol degno ricetto Fu sempre a l'opre di virtute accenso GHIBELLINI ELISEO - Icaro incauto, sconsolato e mesto PALESTRINA GIOVANNI PIERLUIGI DA - Il caro e morto ; e pur lasso non sento Lasso, che a quelli e chi ristora i danni Ma tu, come di lor te stesso e lei Ma tu, la cui virtu battendo l'ale ZARLINO GIOSEFFO - Mentre del mio buon caro il fin ripenso GRISONIO DANIELE - Meste e pensose donne che dolenti COMIS MICHELE - Mirabil arte e peregrino ingegno Misero me che pralo e chi m'ascolta BELL'HAVER VINCENZO - Ogni strazio mi fia dolce, morendo Or che la nobil lingua fredda giace ADRIANI FRANCESCO - Or che spoglie ha di te l'invido sole GRISONIO DANIELE - Poi che son le 2 luci al pianto intense Pur cosi vuol mia stella, e non ho voglia ANVILLE ADRIANO - Queste fur le tue doti, alma gentile RAIMONDO VITTORIO - S'aiuto in van dal ciel mai non si spera MERULO CLAUDIO - Svelto ha di morte invido colpo e fero Tu l sai mio caro, e teco il san coloro RENALDI GIULIO - Tu, tu caro ancor piangi il mio gioire SPERINDIO BERTOLDO - Tu, tu caro sei morto : e come in vita Valor, senno, bonta, desiri onesti Virtu, che a quelli e chi ristora i danni